Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Continuando a navigare nel sito accetti il loro utilizzo.

    Guarda la Cookie Policy

Porcellum resistente

Sulla carta stampata la notizia non è sostanzialmente apparsa e, quindi, InGiustizia la PAROLA al POPOLO ha la primogenitura di una notizia vecchia che è nuova solo per il silenzio cui è stata condannata.

Eppure in qualunque nazione democratica sarebbe finita in prima pagina, in quanto è la prima volta che la Suprema Corte di uno stato emette una pronuncia di cotanta portata politica.

Ecco la notizia: la Corte di Cassazione, con sentenza n° 8878/2014 del 4/16 Aprile 2014 ha stabilito che gli Italiani non hanno "potuto esercitare il diritto di voto nelle elezioni per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, svoltesi successivamente all'entrata in vigore della legge n. 270/2005 e sino alla data di pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, secondo le modalità, previste dalla Costituzione, del voto personale, eguale, libero e diretto".

E' una sentenza storica, non solo per ciò che ha scritto il Supremo Collegio, ma anche perché apre la strada alla richiesta di risarcimento danni da parte dei singoli cittadini nei confronti di uno stato sostanzialmente incapace di tutelarne (quantomeno in termini temporali ragionevoli) il diritto fondamentale al rispetto della democrazia, che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione Repubblicana e che è condizione dell'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea ai sensi del coordinato disposto degli artt. 2 e 49 del Trattato su cui si basa tale Unione.

Ignorata dalla grande stampa, ma sostanzialmente oscurata anche sul web, ove di essa è reperibile non già nei blog o nei siti di carattere giornalistico, ma è relegata ai siti riservati agli studiosi, cioè a quelli di giurisprudenza o istituzionali, per i quali 8878/2014 è solo il numero di una delle migliaia di sentenze civili che la Suprema Corte pronuncia ogni anno e che vengono massimate al fine di essere utilizzate negli scritti giudiziari.

Considerato che il contenzioso in materia di diritti civile ha numeri insignificanti, dato che gli Italiani non hanno molta voglia di spendere il loro denaro per lunghe querelle giudiziarie dalle quali è difficile prevedere risultati concreti per la loro libertà o, anche, solo per il loro portafoglio, è facile comprendere perché sia più facile leggere nella prima pagina di un quotidiano la love story di qualche personaggio noto che una notizia di questo genere.

Anche perché, se essa finisse veramente sulle prime pagine, si disturberebbe il manovratore, dato che potrebbe risvegliare nelle coscienze risorgimentali ardori e voglia di far piazza pulita con un sistema che si regge sulla propria melmosa debolezza, ove è più facile affondare che misurarsi in uno scontro cavalleresco con un vincente ed un perdente.

Della sentenza ha scritto sul proprio blog Beppe Grillo il 30 Aprile 2014 per attaccare il Presidente Napolitano che, dopo tale pronuncia, non ha assunto la decisione di sciogliere le Camere: la notizia dopo un paio di giorni è passata di fatto all'archivio, non si sa se il motivo siano state la scarsa adesione sul blog (solo poche decine di interventi) o perché qualcuno ha telefonato al comico genovese per avvertirlo che non si deve scherzare sulle cose serie e lui, diligentemente, ha capito che vi sono limiti che non devono essere superati.

Perché una cosa è fare ridere o conquistare qualche centinaio di posti in parlamento per porsi quale interlocutore dei poteri forti ed un'altra è tentare di farli piangere sul serio.

Solo InSieme Consumatori sta dando vita ad una class action, attraverso un'azione giudiziaria collettiva, ma è chiaro che, quand'anche questa lotta di Davide contro Golia si rivelasse vincente, rimarrebbe lo squallore di una grande stampa e di una classe politica acquiescenti a poteri tanto forti da condizionarli al silenzio, quanto ignoti nel loro volto.

Sicché parlare di poteri forti diviene come parlare di fantasmi: tutti li temono affermandone così implicitamente l'esistenza, ma poi deridono come un esaltato chi ne parla troppo a lungo o con convinzione, arrivando a dire di averli visti.

Perché i poteri forti sono il sinonimo dell'ignoto o di un qualcosa che sta troppo in alto per essere raggiunto: così come è troppo forte, in Italia, la concezione che chi entra nel portone di Palazzo Chigi ha raggiunto il potere e non solo ricevuto l'incarico da parte del Presidente della Repubblica di realizzare un programma di governo nel rispetto delle regole democratiche.

E, così, le regole democratiche si cambiano per preservare alla casta ed ai suoi capi la leadership in pericolo, per evitare che attraverso il voto gli elettori possano effettivamente cambiare le regole del gioco.

Ma perché cambiare uno strumento che consente di controllare il potere? Solo perché la Corte Costituzionale, con la sentenza 1/2014, ha ripristinato la legalità violata da una legge elettorale, comunemente definita Porcellum, che ha sottratto al popolo la possibilità di scegliere i propri rappresentati e violato uno dei principi fondamentali della Costituzione Repubblicana?

Ai politici basta trincerarsi dietro il corretto principio giuridico ribadito dalla Corte Costituzionale, cioè che, per preservare la continuità dello stato di diritto, la decisione non incide giuridicamente sulla validità degli organi eletti che possono quindi continuare a funzionare.

E' un principio giusto, come quello della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva, che però, quotidianamente la stampa viola, sbattendo in prima pagina persone che sono in quel momento accusati di corruzione o di gravi delitti di sangue, affidandoli alla giustizia popolare che li condanna inappellabilmente, lasciando ai giudici solo il compito di determinare la pena, ove non vogliano essere anch'essi ritenuti complici dei "presunti colpevoli".

Nel Porcellum gli illegittimi in prorogatio continuano a comandare e vorrebbero riscrivere le regole del gioco, interpretando così il termine Resistenza, che viceversa è un periodo storico idealmente ispirato a ben altri valori.

Romolo Reboa

* Avvocato del Foro di Roma

Banner

Newsletter

Newsletter

Articoli correlati

Immagini da In-giustizia 

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/348377IMG_2330.JPG

404

404: Not Found Sorry, but the content you requested could not be found Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/466707Antonio_Di_Pietro.JPG

La riforma organica della magistratura onoraria

 Nell’ultimo decennio, per contenere l’arretrato giudiziario e alleggerire il carico di lavoro dei magistrati togati, la giurisdizione é stata devoluta sempre più ai magistrati onorari, sia aumentando progressivamente la competenza Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/653028Immagine_015.jpg

Convegno: Magistrati scrittori

Il 2 ottobre 2011 si è tenuta presso la Pinacoteca Palacultura di Latina la quarta edizione del Convegno dei magistrati-scrittori,realizzato da Eugius, Unione Giudici Scrittori d’Europa, nell’ambito della kermesse “Giallolatino”, Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/576096Romolo_Reboa_078.JPG

35 anni tra i protagonisti al "Canottieri Roma"

Festeggiato il compleanno della fondazione del giornale con la presentazione del libro "Da Piazzale Appio a Piazzale Clodio" Martedì 14 dicembre 2010, presso il “Circolo Canottieri di Roma”, si è svolta Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/585707NI2_4866.jpg

Ricadute sugli uffici e sul personale giudiziario della riforma

La parola a Paola Saraceni, Segretario nazionale UGL Ministeri.   Le modifiche apportate dalla riforma del processo civile a detta di molti determinerà un eccezionale aggravio per l’attività giudiziaria in generale ed Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/221145Immagine_008.JPG

Il sistema giustizia per Santacroce

Incontro con il Presidente della Corte di Appello di Roma   Questo doveva essere il resoconto di un’intervista a tu per tu con il Presidente della Corte d’Appello di Roma, Dott. Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/447772Immagine_007.jpg

Convegno: Magistrati scrittori

Il 2 ottobre 2011 si è tenuta presso la Pinacoteca Palacultura di Latina la quarta edizione del Convegno dei magistrati-scrittori,realizzato da Eugius, Unione Giudici Scrittori d’Europa, nell’ambito della kermesse “Giallolatino”, Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/975780Distribuzione_giornale_1993_33.jfif

35 anni tra i protagonisti al "Canottieri Roma"

Festeggiato il compleanno della fondazione del giornale con la presentazione del libro "Da Piazzale Appio a Piazzale Clodio" Martedì 14 dicembre 2010, presso il “Circolo Canottieri di Roma”, si è svolta Leggi tutto

http://reboa.net/components/com_gk3_photoslide/thumbs_big/97025316_dicembre.JPG

"Per i diritti degli ultimi"

La tradizionale serata di fine anno della rivista Venerdì 16 dicembre 2011 la nostra Capitale ha cambiato aspetto, o almeno così è stato in via Flaminia 213 dove, presso lo Studio Leggi tutto