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Dalla permuta al crowd funding

adfavv. Romolo Reboa, avv. Reboa, Romolo Reboa, Reboa, Romolo, Ingiustizia la PAROLA al POPOLO, la PAROLA al POPOLOIl teatro, una delle arti più costose ma poverissime, offre modelli di new economy. La prima chiave di azione e operatività è la passione della gente nel riunirsi e fare cose belle insieme. L'energia umana viene coagulata dall'amore che mette gruppi di persone fervide sul carro di Tespi ma servono comunque risorse materiali e finanziarie. Come si fa? Il criterio base è la permuta o baratto ovvero lo scambio di beni, azioni e servizi assolutamente senza i parametri capitalistici del do ut des. Viene adottato invece un modello anarchico per cui ognuno dà quanto può. Ogni artista e/o tecnico compartecipante dona le cose che ha e può dare. Un minimo di budget (le telefonate, la benzina per il motorino, il biglietto dell'autobus etc.) ma anche oggetti scenici, costumi, tecnologie (es. computer) che può mettere a disposizione. In questa prospettiva l'Adramelek Theater fa teatro da 17 anni con successo: la nostra offerta agli artisti e al pubblico è un teatro nuovo e di alta qualità. La permuta interessa non solo gli aderenti alla compagnia ma anche gli spazi teatrali che ci danno la compartecipazione, in genere 30 % teatro - 70 % compagnia. La compartecipazione evita gli esosi affitti da un lato ma coinvolge anche il teatro con il suo ufficio stampa e P.R., avendo tutti l'interesse a spingere lo spettacolo per portare pubblico che foraggia l'azione teatrale. Personalmente ho il mio ufficio stampa e P.R. con una mia mailing list molto estesa che raggiunge il pubblico più vario, con centri anche istituzionali d'arte e cultura. Ciò offre una grande visibilità agli artisti. In questa prospettiva di finanziamento dal basso si guadagna oltre che col pubblico soprattutto con le scuole (quando si riesce ad entrare) e qua e là con o contributi di enti e sponsor privati. Io sono un artista che si dà da fare, non un produttore. O diciamo che la mia produzione in minimis è investire alla spicciolata su tutti gli spettacoli con energie, spese vive etc.. Cosa che fanno peraltro gli artisti compartecipanti meco a quella che diventa una "cooperativa artistica", figura giuridica inventata proprio per dare forza ai "poveracci" come noi privi di un'impresa esterna che li sovvenzioni. Nella cooperativa vale il motto affratellante "TUTTI X UNO. UNO X TUTTI!". Una forma di foraggiamento dal basso è anche il crowd funding o crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento), anch'esso basato sull'unione di tante microstrutture deboli capaci d'ingenerare una grande forza. Si tratta di un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie, al sostegno all'arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all'imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il web è solitamente la piattaforma che permette l'incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowd funding. I principi fondamentali del modello del crowdfunding sono riuniti nel Kapipalist Manifesto, scritto dall'italiano Alberto Falossi (fondatore della piattaforma di crowdfunding Kapipal).

Manifesto kapipalista (http://www.kapipal.com/manifesto/)

1.I tuoi amici sono il tuo capitale

Gli amici e i contatti del tuo social network possono aiutarti a raccogliere un capitale.

2. I tuoi amici realizzano i tuoi sogni

Ogni tuo contatto può dare un contributo, anche piccolo.

Insieme, gli amici ti aiuteranno a realizzare i tuoi piccoli e grandi desideri, progetti, sogni.

3. Il tuo capitale dipende dal numero di amici

Tanti contributi possono costruire un grande capitale.

Più contatti hai, più probabilità ci sono di raggiungere la cifra di cui hai bisogno.

4. Il tuo capitale dipende della fiducia

I contributi non arrivano automaticamente. Anche se contatti molte persone, dovrai prima guadagnare la loro fiducia, specialmente se non le conosci personalmente.

5. Il tuo capitale aumenta col passaparola

I tuoi amici possono aiutarti inviando un contributo in denaro, ma anche passando parola. Questo farà crescere il tuo social network e aumenterà le probabilità di raggiungere il tuo obiettivo. Chi ha portato alla notorietà il crowdfunding oltreoceano è Barack Obama, pagando parte della sua campagna elettorale per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori, i quali erano i primi portatori di interesse. Le iniziative di crowdfunding si possono distinguere in azioni autonome, sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli, e piattaforme di crowdfunding. Esempio di iniziativa autonoma di crowdfunding è la campagna si chiamava "Tous Mecenes" (tutti mecenati) del Louvre. Il progetto prevedeva di raccogliere 1 milione di euro attraverso le donazioni delle web community per acquistare il capolavoro rinascimentale Le tre grazie di Cranach da un collezionista privato. Le piattaforme di crowdfunding sono siti web che facilitano l'incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e l'offerta di denaro da parte degli utenti. Le piattaforme di crowdfunding si possono distinguere in generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, e verticali (o tematiche), specializzate in progetti di particolari settori. Il sistema è già in uso ab immemorabili nel teatro attraverso l'incasso "a cappello". L'artista, soprattutto in strada, si esibisce e mette il cappello dove i passanti e gli spettatori mettono quanto vogliono e se vogliono. A Torino recentemente si sono inventati il "cittadino mecenate". E' notizia di fine anno scorso che Madonna con il bambino di Michelangelo era il regalo della città per Natale. La mostra era gratis ma uno scatolone in plexiglas all'uscita sollecitava offerte. Tre grandi cappelli nelle piazze storiche raccoglievano gli spicci destinati a finanziare spettacoli. Il Piemonte è all'avanguardia nel "rimboccarsi le maniche" con la "carta di credito della cultura", le fondazioni comunali di fundraising, un dieci per mille dell'addizionale Irpef regionale ritagliato per enti e progetti culturali. Il fund raising è parola inglese che non è traducibile semplicemente in raccolta fondi. "To raise" ha il senso di far crescere, coltivare, sorgere, ossia di sviluppare i fondi necessari a sostenere un'azione senza finalità di lucro. Infatti il sistema trova le sue origini nell'azione delle organizzazioni non profit, che hanno l'obbligo di non destinare i propri utili ai soci, ma di reinvestirli per lo sviluppo delle proprie finalità sociali. Insomma in epoca di banksters arraffasoldi la permuta e la cyberracolta a cappello sono un esempio per una rivoluzione dell'economy a misura d'uomo. Noi davvero non abbiamo bisogno di professori al potere. Basterebbe un Masaniello del popolo capace di raccogliere attorno a sé gente operosa, generosa nummariamente in minimis, appassionata e fraterna (G. Francione, Convegno "Un salto quantico per l'economia" il 27-28-29 gennaio 2011 c/o La Sapienza Università di Roma - Facoltà di Economia con l'intervento La New Economy attraverso il diritto e l'arte).

Gennaro Francione*

Giudice – scrittore

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