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Inflazione, stagnazione, deflazione

Nel ventaglio delle proposte che ognuno può fare, per la polis oggi, è bene considerare la fenomenologia della parola. Questa oggi è disordine, svuotata di contenuti, arroccata nel presente di una pizza cinematografica dei linguaggi che si srotola fuori tempo e luogo nelle complessità del mondo bordline. Il disordine prende la scena delle ultime battute che erodono la fine dell'inizio. La stagnazione figlia dell'inflazione maschera la deflazione con la speculazione.Le ruote del gioco sono, come alla befana lo zucchero filante per i bambini, puntate, senza ritorno, in ogni casella delle borse della banca mondiale. Un recupero della Polis in una nuova cultura sociale può essere svolto riequilibrando le dinamiche, cioè i fattori di produzione della vita, che hanno determinato l'invivibilità dell'ambiente, per tutti. Le dinamiche attuali possono essere considerate come un motore sfalsato e fuori ritmo e tempo della società umana, insufficienti per i nuovi equilibri necessari per i valori dell'uomo. Questi si esprimono ora in diaspore di potere finanziario che l'ambiente fotografa. I risultati finali sono evidenti anche per la coscienza sociale dei cittadini nel territorio che stiamo degradando. E su noi viene, allora, in un feed back raggiunto con la precisione demolitrice di una bomba d'acqua, questa stupefatta assenza di tempo presente, in cui la memoria, in Italia per me, vive "la tempesta" di Giorgione. Quel quadro dove (persa la cornice che l'abbelliva per quella finitezza d'arte che rappresenta, quasi Cronos fine di se) il fulmine squarcia l'orizzonte (mentre separati e lontani in una libertà di scena sono le forme nell'armonia in cui esistono) prefigurando l'immaginaria (?) apocalisse dell'oggi. Qui, nella realtà, siamo prigionieri di un mondo che non abbiamo "compreso", proprio per quella estrema bellezza irraggiungibile del quadro, che segna i morti tempi dell'oggi. Una comunità ora soffre la quiete, in Italia cornucopia e cuore del Mediterraneo, che portò a questo giorno di storia con l'onda lunga del benessere del miracolo economico ed all'orizzonte, in una bassa marea, è impennato il manifesto di Ventotene per i popoli d'Europa. Ecco allora il tentativo, minimi massimi cittadini del mondo, per una giustizia che ritorna pur nel tsunami della storia presente, nell'alto, nella stazione spaziale, all'intera platea che dal basso la segue, una astronauta segnala un dialogo nuovo tra le opposte virtù della vita: è l'intoccabile donna Madonna Sophia. Sorride madre terra che vuol tornare incorrotta: "Ma perché c'è l'inflazione? " L'inflazione è la speculazione egemone sui bisogni di chi ha sconfinato a suo vantaggio potendolo fare. Al mercato mondiale qualcuno ha trattato, i prezzi e le borse, nella convenienza delle banche che possedeva e le banche hanno cartolarizzato a livello globale il prodotto, erodendo i campi rivali. Un subbuglio di un potere che è divenuto bancario nelle forme visibili nella autofagia dei sistemi senza cuore e bellezza.

Giovanni Lombardi*

Avvocato del Foro di Roma